1.
Un giorno come un altro, nel rossore
senza pietà dell'alba, in un baleno
davvero impercepito, venne meno
il solo sentimento del rancore.
Scomparso d'ogni dove; dal furore
dei moralisti a termine, o l'osceno
e aspro dimenarsi senza freno
di vecchi amanti; scomparve dal cuore,
e dalle menti e infine dal ricordo.
Che fare? Tutt'a un tratto lacerato
l'indomito collante, il vero assenzio
del mondo, sopraggiunse un suono sordo.
Per un istante, lungo e incalcolato,
tutto si raddolcì: e fu silenzio.
2.
Ma non si poté stare troppo nudi:
senza rancore, che cosa s'inventa
chi poi di sé non sa e non s'accontenta?
Si fecero, tremando, alcuni studi
su altri sentimenti amari e crudi,
ipotesi d'invidia, d'irredenta
umana gelosia, e turbolenta
acredine reciproca; preludi
d'un odio tacito, d'aria sconvolta,
che pur non era rancore, ma quasi.
Non funzionò. La gente ne impazziva.
Dovettero inventarlo un'altra volta,
rimetterlo a guidare i loro casi.
E tutto tornò ad esser cosa viva.
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