Sonetto malinconico e taciturno della domenica mattina
Non è silenzio, solo sospensione.
Dicevi che s'è rotto l'ingranaggio
solenne e immeritato del linguaggio,
che sta cercando la destinazione;
che manca il ritmo, o la maturazione,
che manca il senso proprio del miraggio,
la pertinenza a qualche personaggio,
la forma della prima lallazione.
Eppure sembra davvero silenzio,
e quindi pace, terrore, mancanza,
vendetta inverosimile e proterva,
ebbrezza vecchia imbevuta di assenzio;
una parola tardiva mi avanza
e non so bene ancora a che mi serva.