sabato 17 aprile 2021

Sonetto di Protagora

Altri sofismi d'aprile.

Sonetto di Protagora


Tu guarda: le mie membra, la mia testa,

il mio parlare, quel gusto facondo 

di dire e poi di trarre dal profondo

ogni pensiero che l’altro contesta


e si fa verità - sia per protesta

che per un’opinione che assecondo.

Io sono, quindi, misura del mondo:

in quanto umanità, e null’altro resta.


Ritraggo, in mezzo a moti di scontento,

contraddizioni; e ancora demolisco

le verità pregresse in cui si crede.


È qui la mia ragione: un argomento

da cui comincio e nel quale finisco,

di cui sono soggetto, scopo, e sede.

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