Il dilemma del prigioniero
Sonetto della comunicazione mancata
Colpa comune, destino diverso
o uguale? Questo noi non lo sappiamo.
Non è possibile darci un richiamo,
ciascuno si ritaglia un universo
sulle sue spalle; stranito, disperso,
senza poter presentare un reclamo.
Che fare? Stiamo qui, collaboriamo
in questo gioco ch’è ostile, perverso?
Chiediamo cos’è male e cos’è bene,
lontani i nostri volti, i nostri occhi,
cercando un modo di vivere scaltro:
e, qui da soli, da soli conviene
pensare a quale sorte mai ci tocchi,
a come si dovrà tradire l’altro.
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