domenica 28 marzo 2021

Sonetto dell’ultima stanza

Qui proseguo con i miei sonetti sui paradossi.

Il paradosso dell’albergo di Hilbert

Sonetto dell’ultima stanza


E poi ci troveremo tutti, forse,

forse di più; davvero: cosa importa?

Staremo qui, davanti a questa porta,

al termine di mille vecchie corse,


milioni e infinite, con le borse,

con i bagagli vissuti di scorta

per chi soggiorna e poi per chi sopporta

l’attesa delle ulteriori risorse.


Ci sono stanze ancora, ci vien detto,

nell’infinito spazio dentro i muri,

nell’infinito numero; l’alieno


pensiero illimitato, il suo concetto,

fa sì che oltre la conta perduri,

e resti un vuoto dentro a questo pieno.


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