domenica 17 gennaio 2021

Sonetto di Ceppaloni

 Sonetto di Ceppaloni


Fu l’onfalo politico, il segreto

appoggio d’ambo i lati, cieca sorte

nascosta dentro il numero; già forte

nel suo concedere, spesso incompleto,


oggi un permesso, domani un divieto,

nel decretare la vita e la morte,

nel far legislature lunghe o corte;

non mai futuro, nemmeno obsoleto,


fu l’immutato presente. Si crede

ora l’eterno ritorno, la stella

polare in questi cieli: “fate perno”,


un giorno disse peraltro Archimede,

“su quel ch’è sempre Clemente Mastella:

solleverete il mondo, ed il governo.”

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