sabato 6 giugno 2020

Sonetto dell'otite

Sonetto dell'otite
(e sono anche andata a controllare che non fosse un sintomo di covid)
O sordido pulsare nell'orecchio
che porgi suoni continui e ronzanti,
molesti, temutissimi e pulsanti
che d'universi interni sono specchio;
tu, male antico, nuovo e ancora vecchio
che m'aggredisce, con venti tonanti
ed un rugliare cupo, con vacanti
sconquassi d'equilibrio, se sonnecchio
e pur non dormo (ci provo, non riesco),
se resto sveglia, dolente e contratta!
Ma vattene da me, malanno folle
che batte l'aria torta in arabesco;
ed io mi copro i timpani d'ovatta,
altro sperando, paziente, già molle.

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