Uno dei grandi problemi della comunicazione politica è costituito dai virgolettati. La sintesi è un'arte necessaria ma insidiosa, non solo perché presuppone una grande capacità di analisi a monte, non solo perché può dare l'impressione di avere esaurito il discorso, ma perché la compressione del messaggio rischia di tagliarne fuori parti essenziali o sfumature non altrimenti riproducibili; spesso e volentieri, anche la complessità del ragionamento viene meno, magari mentre si ricerca la battuta ad effetto che rimanga impressa nel lettore e che poi si propaghi, acquistando vita propria e una propria nuova carica comunicativa.
Son qua che mi immagino i virgolettati con cui sarebbero stati trasmessi alcuni capolavori della letteratura mondiale.
Son qua che mi immagino i virgolettati con cui sarebbero stati trasmessi alcuni capolavori della letteratura mondiale.
"Domani smetto" [La coscienza di Zeno]
"Ma il treno dei desideri, dei miei pensieri all'incontrario va" [Anna Karenina]
"Bella zio!" [Amleto]
"Vado e torno" [Nuovo Testamento]
"Ma il treno dei desideri, dei miei pensieri all'incontrario va" [Anna Karenina]
"Bella zio!" [Amleto]
"Vado e torno" [Nuovo Testamento]
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