venerdì 14 aprile 2023

Botanica

Era un arbusto malmostoso. Perennemente accigliato, esso se ne stava aggrappato al suolo meditando sulle proprie sorti e sul proprio posto nella natura, costernato dei propri limiti, affannato dalle proprie angosce esistenziali. L'ampia chioma compatta s'imperlava di rugiada al mattino e le luci dell'alba giocavano coi grappoli di fiori e le foglie lucenti, in una dolcezza illusoria che celava le asperità della vita, lui lo sapeva e se ne doleva penosamente; eccolo dunque che ogni giorno si macerava nelle proprie ubbie, guatando sospettoso tanto il mondo esterno quanto se stesso, incerto su cosa pensare, cosa credere, cosa sperare ormai.

Per questo motivo esso era chiamato il Rododentro.

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