lunedì 11 ottobre 2021

La matrice

 LA MATRICE

(breve componimento in endecasillabi in rima baciata)


Discorsi al gran raduno matriciale.

L'un l'altra le matrici, la reale

sì come la complessa, van dicendo

di quel ch'è stato a Roma, trasalendo

alle parole d'una tale Giorgia:

"Squadrismo, questo sì; ma chi lo forgia?

Ignoro invero qual sia la matrice!"

Arriva un'Hermitiana, e presto dice:

"Io, che con la trasposta coniugata

 coincido, dico no: non sono stata."

"Ed io nemmeno" qui pare trabocchi

la furia, inscatolata dentro i blocchi,

di una di Jordan. "Ma che impudenza!

Anch'io protesto qui la mia innocenza"

una matrice di Cartan così

osserva "dentro l'Algebra di Lie

domenica vagavo, non per l'Urbe.

Ad altri vanno ascritte quelle turbe."

Si guardano l'un l'altra le tabelle,

cercando invano un'oscura ribelle;

e tutte, le invertibili, quadrate,

antisimmetriche, quante sian date

coi loro autovalori, tutti quanti;

quali che siano poi i determinanti,

insieme tutte dicono: "Giammai!

Non li causammo noi siffatti guai!

Una matrice, ma non matematica,

ti manca!" fanno, con aria pragmatica

"Ci pare, cara Giorgia, tu ti perda

sol la matrice dei fascidemmerda.”

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