Giorgio Parisi vince il Nobel per la fisica.
E quindi, sonetto.
Della pervasività dei sistemi complessi
Vedremo quindi, in queste e in altre scale,
acre disordine, e mille ragioni
ne cercheremo, e mille suggestioni
del suo svelarsi al mondo, e quanto vale
come sostrato denso, universale.
Vedremo le scabrose fluttuazioni
d’ogni sistema, e quali condizioni
si porgono all’immagine, al reale;
e tutto guarderemo, trasognati,
dai numeri compresi. Avremo nome
e forma in questi conti, paralleli
concetti in molte vesti calcolate:
li guarderemo tutti proprio come
disaggregati stormi in altri cieli.
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