venerdì 5 febbraio 2021

Sonetto di Epimenide

 Sonetto di Epimenide


Questo sonetto si porge beffardo,

ma lo racconto col cuore sincero.

Andava, col suo passo, sul sentiero,

un certo saggio. Posò qui lo sguardo


sopra un passante, che senza riguardo

espose impertinente il suo pensiero:

“Ch’io sia cretese, non è poi mistero.
E, qual cretese, per forza bugiardo.”


Il saggio non sa dire se mendace

è dunque la parola, il contenuto,

o quel linguaggio del quale s’è valso


per dire ciò che sente; quindi tace.

Questo sonetto pure resta muto:

e ciò che dice è vero e insieme falso. 

Nessun commento:

Posta un commento