lunedì 31 luglio 2017

Nessun colore

Quando la cromodinamica quantistica incontra la canzone italiana.

Nessun Colore
(Mogol, Battisti, Gell-Mann, Tosato)

Tu mi sembri un po’ stupito
perché rimesto quark differenti
come se
li avessi già colorati
ed avessi qui, di più,
sei sapori ben presenti
Son dentro
e confinati
asintotica la libertà
il modello si presenta perfetto
per ragioni ovvie studiando l’ottetto

ma fuori niente no
non vedo niente no
nessun colore
neutro il barione
neutro il mesone
nessun colore

Ed eri indeciso
combattuto
se fosse matematica o vita:
particelle più leggere o pesanti
con un’interna simmetria
quell’SU(3) che va nei quanti
Allora
già intuivo
che c’era qualcosa che la legava
quella fragile eterea presenza:
del gluone
non puoi certo far senza

non vedo niente no
adesso niente no
nessun colore
neutro il barione
neutro il mesone
nessun colore
non vedo niente no
adesso niente no
nessun colore
neutro il barione
neutro il mesone
nessun colore

l’interazione dici ch’è forte
ma si manifesta alle distanze più corte
nei nuclei è ancora importante
a maggiore scala no,
non senti niente
ogni mesone virtuale mediava
la forza tra quegli altri adroni,
qualcosa che li univa
ed interagiva
ed interagiva
ed interagiva

non vedo niente no
adesso niente no
nessun colore
neutro il barione
neutro il mesone
nessun colore 
non vedo niente no
adesso niente no
nessun colore
neutro il barione
neutro il mesone

nessun colore

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