mercoledì 5 luglio 2017

Il Transfinito

IL TRANSFINITO
(Giacomo Leopardi si emenda dopo aver letto Odifreddi)
Sempre caro mi fu quest’ermo Cantor:
e quest’insieme, che già tanta parte
finita di se stessa in sé conchiude.
Qui, sedendo e contando, interminati
spazi al di là di questo, e sottinsiemi
già propri, idempotenti li vedo
e nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il senso
vedo cercar sopra ‘l continuo, io quello
infinito soggetto ai naturali
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e Zermelo, Peano, ed i presenti
assiomi e il suon di lor. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar s’è fatto aleph con zero.

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