Juno, Jupiter
(sonetto astronomico e mitologico)
(sonetto astronomico e mitologico)
Lo spazio soverchiante ignoto e muto
mi gravita gigante tutto intorno.
Fu viaggio pluriennale, disadorno,
che mai nessuno prima avea vissuto.
mi gravita gigante tutto intorno.
Fu viaggio pluriennale, disadorno,
che mai nessuno prima avea vissuto.
Mi dissero: di presso avrei veduto
mortali radiazioni e un breve giorno;
avrei dovuto rendere al ritorno
il cosmo dei primordi conosciuto.
mortali radiazioni e un breve giorno;
avrei dovuto rendere al ritorno
il cosmo dei primordi conosciuto.
Ed ecco, vedo aurore lancinanti,
rossa tempesta che cieca m’indaga,
qual fa l’occhio mostruoso che si muove.
rossa tempesta che cieca m’indaga,
qual fa l’occhio mostruoso che si muove.
Ombre di Dei sposati ed amanti,
la Terra di laggiù sempre più vaga.
E quindi entrai nell’orbita di Giove.
la Terra di laggiù sempre più vaga.
E quindi entrai nell’orbita di Giove.
(La sonda Juno è entrata in orbita di Giove. QUI la NASA ve la racconta tutta.)
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