Succede a volte che ti svegli ed entri nella fase "e ora, qualcosa di completamente diverso!"
È stato così anche per me. Non del tutto diverso da ciò che faccio di solito, in effetti, ma m'era venuta voglia di sperimentare linguaggi diversi senza troppi vincoli.
(E così mi sono messa a studiare programmazione!
Ma questo l'ho fatto dopo, a metà novembre. Prima mi ero messa a sperimentare linguaggi diversi in altro modo.)
Quando ho cominciato a scrivere Elementi, nel gennaio del 2014, l’obiettivo che mi prefiggevo era di comporre una silloge di versi ispirati alla tavola periodica degli elementi. Non che l’idea sia particolarmente originale: vanta almeno il precedente de Il sistema periodico di Primo Levi, anche se in quel caso si tratta di prosa su alcuni elementi selezionati.
Il progetto originale, dunque, prevedeva di estrapolare da ciascun elemento una caratteristica e usare questa caratteristica per parlare d’altro e non dell’elemento in sé, perché non mi interessava (né sarei stata capace di farlo) scrivere un manuale di chimica in rima: la struttura del testo tiene soltanto conto del fatto che tutto è chimica, ivi compresa la vita.
Questa impostazione è rimasta, così come è rimasta la scelta metrica: ma, mano a mano che procedevo nel lavoro, l’opera si è concettualmente ampliata oltre le mie aspettative.
Buona lettura!
[EDIT: LINK RIMOSSO TEMPORANEAMENTE]
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