martedì 9 ottobre 2012

Movimento Cinque Vasche


Beppe Grillo attraversa lo Stretto a nuoto.

Anche perché se aspetta un traghetto sta fresco.
Ma bando al vezzo femmineo di lamentarsi! Si celebri con adeguati toni l'impresa arditissima!
Eia eia, Beppe! Nella migliore tradizione dei supremi capi nuotatori e di quanti posero il proprio corpo a suggello della propria politica. Se ne elenchi l'invitta schiera di audaci ad imperituro monito per la gioventù: il pur comunista Mao sul fiume Yangtsi, l'indomito Vladimiro Putin in un lago siberiano, il Duce nel nostro italico mare, il franco Giovanni Maria LePen nelle acque di Nizza!

Ed ora risponda, l'incredulo lettore che pur si ricorda d'esser figlio de'figli d'Enea, sì avvezzo alle licenziose miserie affastellate sui quotidiani e ben poco, invece, alle imprese degne degli eroi.

S'è mai visto un Mario Monti sfidare le avversità d'un simile mare, in una stagione già più incline alla rassicurante coperta di lana, mi si scusi, d'orbace, sulle ginocchia innanzi al camino? Giammai! Il borghese Mario Monti al massimo si diletterà fra debosciati spruzzi d'acqua dolce e miasmi d'alchemico cloro a sciaguattar nelle piscine del Circolo Rotariano di Varese, per poi tediarci con le sue analisi grigie d'economista sordo alle passioni dei popoli.

Tremino pure e s'indignino, ora, i pavidi accoliti della democrazia! Perché Egli non è come un Mario Monti!
Egli no! Si tufferà, tacito ed invisibile come un sommergibile! Egli affronterà lo Stretto, novello Ulisse, novello condottiero! E dimostrerà la sua tempra d'uomo, d'uomo e non di tecnico imposto dalle congiure meschine dei Bilderberghi in combutta con quel che fu l'alleato teutonico, ora convertito dai gagliardi birrifici batavi alle sordide velleità liberiste del mercato nuovaiorchese!
Egli, giunto alfine sulle coste sicule, si scrollerà virilmente di dosso le gocce del salso avversario, mostrerà le cicatrici dell'incontro con Scilla e Cariddi, si metterà le scarpe e correrà, come un podista, il core impavido d'un Dorando Pietri, ma le gambe d'acciaio e i polmoni fortissimi dell'uomo di domani, mentre ali di folla festante ne saluteranno il passaggio e le imprese atte a rinfrancare le sorti dell'Italiano avvilito dalla sferza della finanza albionica, massonica e giudaica.
Vincere, vincere, vincere! E vinceremo in terra, in cielo e in mare! È la parola d'ordine d'una suprema volontà.

Quella di Casaleggio.

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