San Martino
Memorie dell'infanzia
che restano per sempre
pur senza mai servire
se non a saturare
ricordi senza forma:
vi son la Dora Baltea,
vassalli e valvassori!
La nebbia agl'irti colli
piovigginando sale,
su quella barbabietola
che zucchero ci dà;
e, sotto il Maestrale
il peso lordo, il netto,
la tara a differenza;
le Alpi Cozie e Graie
son dopo le Marittime;
urla e biancheggia il mar.
Ma per le vie del borgo
più lunghe d'un decametro,
la rotazion dei campi
da far ogni tre anni,
la staffa e l'anno Mille,
il bruto flauto dritto
gira sui ceppi accesi,
i sette re di Roma
com'esuli pensieri
nel vespero migrar.