giovedì 1 febbraio 2018

Materiale da post consumo

Sonetto del Rifiuto romano
Materiale, che sei di post consumo!
Agglomerato dell'obsolescenza
ch'è fatta di programma e di scadenza,
un'agorà di ratti, il sol profumo
gradito dai gabbiani; vago fumo
d'un inceneritore all'apparenza,
quello di cui volevi stare senza:
monnezza ti chiamavi, un dì, presumo.
Stat rosa pristina nomine, dice
tra i nomi nudi sguazzando Bernardo,
narrando del disprezzo per il mondo;
tu, decomposta, inevasa, infelice
ti piangi, mai scomparsa dallo sguardo:
ché il nome non ti muta il fato immondo.

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