...che non è il titolo del prossimo libro di Hofstadter, ma sono tre sonetti dedicati a tre autori che hanno cambiato il mondo.
DARWIN
Generazioni esauste, vi si vede
nel corso multiforme della vita,
nel far di speciazione la partitache in questo mondo ha posto senso e sede.
Per selezione così si richiede:
è variazione sì bella, infinita,che volle questa o quella favorita,
e foste predatori e foste prede;
e foste chi gamete, ed altri spora,
solo al mutare voi foste fedeli,spartiti da un comune genitore.
Comincia questa vita dall’errore,
si cambia la frequenza degli allelie tutto si rimuta e vive ancora.
EINSTEIN
Pensiero nella mente si sconquassa,
pensiero in cui s’immerge la natura:d’identità sostiene la fattura
d’inerzia e gravità, quale s’ammassa
nell’universo intero, e tutto passa,
così vuol che si mostri finché dura.E muta si promana curvaura
di spaziotempo dotato di massa:
d’un’equazion di campi si conviene
che metrica designi; curve e mondi,sistemi ed osservati, osservatori
cui l’universo inerte si mantiene,
e qui par che la mente si sprofondi,e subito s’innalza ai suoi tremori.
FREUD
S’è schiuso l’occhio, pigro inquisitore,
sui fatti dell’inconscio che si pensa;sulle pulsioni il corpo si raddensa,
della morale interroga il valore.
Di soluzioni confuso esattore,
si domina, si scorna nell’intensainterna lotta infame, sempre immensa,
e seguita a cercarsi, ama e muore.
Son totem, e tabù, e fissazioni,
impulsi sublimati e poi furiosi,ed intenzioni crude, spesso ladre;
e poi son solamente rimozioni,
e dure, impudicissime nevrosi,e vita e sogni. E taccio della madre.
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