giovedì 28 marzo 2013

Cioni presidente


Siccome s’è visto che i politici di professione non intercettano più i bisogni dell’elettorato; siccome s’è visto che anche essere delle persone serie, competenti e oneste non garantisce in sé una maggioranza stabile; siccome s’è visto che i nostri connazionali rifuggono in buona parte le spiegazioni complesse e amano il colpo di teatro, la verve comunicativa, l’istrionismo di una figura carismatica; siccome ho considerato tutto questo, ho una proposta da fare per l'indicazione del prossimo leader del centrosinistra. Giusto per sparigliare un po' le carte. E perché se stai perdendo 1-0 al novantesimo della finale di coppa, tanto vale attaccare senza aspettare che siano gli altri a fare autogol per raccattare un pareggio, andare ai supplementari, fare catenaccio e sperare nei rigori.

Ecco, stante tutto questo, candidate Roberto Benigni.

Va bene, è una provocazione. Ma pensateci un attimo:
1. In quanto a talento comico, rispetto a Grillo non c’è storia. E conosce i tempi e i modi della società dello spettacolo: questo piacerà al popolo televisivo.
2. È un sincero amante di Dante e della Costituzione italiana, e questo piacerà agli intellettuali.
3. Sa strizzare l’occhio ai cattolici con la sua spiritualità.
4. È più a sinistra di Renzi. Non che ci voglia moltissimo. Ha anche preso in braccio Berlinguer (e Veltroni, anni dopo, vabbè.)
5. Parla di gnocca infinitamente meglio di Berlusconi.

Fossi nel PD, un pensiero ce lo farei.


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