sabato 9 febbraio 2013

Spegnete la luna

Sarà che sono sentimentale, oltre che moralista. Sarà che tra due settimane si vota. Sarà che mi scopro in mezzo a torme di qualunquisti ululanti, fanatici in cerca del guru e squadristi schiamazzanti con la capacità di analisi di poco superiori a quella posseduta da un paramecio, e sarà che non posso fare un metro prima che m'arrivi il prossimo che mi urla nelle orecchie "facciamo-come-l'Islanda-signoraggio-bancario-scie-chimiche-biowashball-fate-tutti-schifo-siete-tutti-morti". Senza contare il resto, tra mafia e promesse da circo Barnum, che c'è da farsi venire la depressione.

Sarà, ma pensavo che gli intellettuali di sinistra dovessero scrivere articoli di fuoco per difendere la parità di condizioni di partenza per tutti, al di là della famiglia di appartenenza, pensavo fosse quello il problema principale contro quale impegnare tutto il fiato che hanno, pensavo che égalité e fraternité non fossero solo parole, invece vedo che schiodano all'unisono il culo dalla sedia solo per difendere la professionalità (anzi: il merito!) dei loro pargoli. Les enfants sont des morceaux de coeur, come si direbbe sulla rive gauche.

Accarezzato il dito e spenta la luna, passerà la buriana e torneranno a dormire, o bene che vada ad occuparsi l'uno dell'ombelico dell'altro e a raccontarcelo in imperdibili elzeviri.

2 commenti:

  1. Una volta si diceva che le bugie hanno le gambe corte, ora invece ci accorgiamo che le bufale hanno invece zampe lunghe e robuste... e prosperano.
    Sì, la situazione è deprimente, pare che si stia velocemente realizzando lo scenario del film Idiocracy, ma per fortuna ogni tanto si incontrano persone che preferiscono tenere in attività il cervello.
    Bentrovata!

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