mercoledì 6 ottobre 2010

Gli spacciaparole

Piccolo vademecum contro gli spacciaparole

Sai riconoscere uno spacciaparole?


Uno spacciaparole è un individuo pericoloso, e solitamente anche noioso.

edit: per la definizione puoi vedere qui


Uno spacciaparole tende a essere riconoscibile. Ha un pattern comportamentale abbastanza definito.
Ecco un vademecum per scoprirne le caratteristiche.
Attenzione! Gli spacciaparole sono intorno a noi, e in qualche caso siamo noi (cit.)

1. Usano cinquanta parole per esprimere concetti che ne richiederebbero dieci.
2. ignorano sistematicamente metodi e contenuti di qualsiasi teoria scientifica, e la deridono storpiandola (molto gettonate la teoria dell'evoluzione, i teoremi di Gödel e la meccanica quantistica, nonché il concetto stesso di "teoria scientifica"). Seppur nato in ambito scientifico e tecnico il comportamento può estendersi a tutti i rami dello scibile umano, dalla storia all'economia allo schieramento ottimale della nazionale di calcio: uno spacciaparole non ha bisogno di studiare, egli sa e basta.
3. sono drammaticamente affascinati da tutto ciò che ricordi il misticismo, le filosofie orientali, gli indiani d'america, i maya, l'animismo, etc.
4. quando tornano all'occidente, lo fanno per nominare Heidegger, oppure Wittgenstein, oppure Thomas Kuhn, oppure Feyerabend, oppure Vito Mancuso se sono cattolici. Il tutto solitamente a vanvera.
5. hanno la propensione a inserire almeno una fallacia logica ogni tre proposizioni di senso compiuto, prediligendo il non sequitur, la petitio principii e l'uomo di paglia. Va forte anche l'argumentum ad auctoritatem, ma principalmente con le
auctoritates del punto 4.
6. ostentano un atteggiamento di maturata saggezza: quando esternano proposizioni senza senso o che cozzano con qualsiasi logica, da quella aristotelica a quella fuzzy, ti guardano con sufficienza/fastidio/commiserazione ed eventualmente ti dicono che era un koan. Il relativismo cognitivo, inoltre, si applica a tutte le opinioni tranne la loro. Quella è vera.
7. nonostante il disprezzo epistemologico per la tecnologia, ne fanno largo uso e se ne vantano.
8. utilizzano parole senza specificarne la definizione qualora essa sia ambigua, o storpiandone il senso qualora ciò sia loro conveniente (amano moltissimo termini quali "essere", "essenza", "sostanza", "sapere", "saggezza", "pensiero", "mente", "anima", "spirito"), o riparando sulla teoria del linguaggio, disciplina in cui manifestano idolatria per la semiotica, indifferenza per la sintassi e spregio per la semantica.
9. pur non conoscendo o non capendo alcunché di scienza, sostengono di poter dimostrare che l'utilizzo del metodo scientifico per indagare la realtà è riduttivo, e solo loro hanno la chiave per coglierne l'essenza.

Infine,

10. nessuno spacciaparole ammette di essere uno spacciaparole.

Se il tuo interlocutore possiede od ostenta almeno quattro di queste caratteristiche, il DSM (Dispositivo per Scoprire i Mistificatori) lo classifica come spacciaparole.

Uno spacciaparole avvelena anche te.


(aggiornato nel 2012)

3 commenti:

  1. Stupenda descrizione! perfetto ritratto!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Riposto: tappi per le orecchie o, di tanto in tanto, un ceffone ben assestato? Bella e istruttiva glossa.

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