Sonetto scritto dopo quarant’anni di realismo capitalista
Al mercato
Volevo cominciare a fare acquisti:
è lecito se vuoi, così tu dici.
Richiesi quindi tre ore felici,
capacità di negare imprevisti,
speranze di domani, viaggi tristi
che non lasciassero mai cicatrici,
la stima di qualcuno, tanti amici.
Resuscitare i morti a noi frammisti,
pagare dignità e acquiescenza,
questo volevo: per niente temendo
che mai costasse ancora troppo caro.
Comprare vita, fiducia, pazienza,
che se m’avanza poi me la rivendo;
e non trovai né prezzo né denaro.
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