lunedì 21 febbraio 2022
Il giorno in cui scomparve il rancore (due sonetti)
lunedì 14 febbraio 2022
Certi legami
Però il punto - l’amore, dico - è centrale nella vita di (quasi) tutti, che ci sia o che manchi; lo è comunque nella mia, e affrontarlo in versi prima o poi era nel computo delle cose possibili. Siamo esseri amanti, e siamo anche corpi fisici, fatti di reazioni chimiche, di neuroni che scaricano, di molecole che interagiscono e di tutto l’armamentario fisiologico che, con qualche foga riduzionista, vorremmo impiegare come secondo linguaggio quando parliamo, infine, d’amore e di attrazione.
Questi sonetti combinano chimica e sentimenti con una leggera predilezione, qualitativa, per i secondi - anche perché la stechiometria in endecasillabi è, lo confesso, al di fuori della mia portata tecnica. Molecole e sensazioni, consci dell’ambivalenza della parola “legame”, si cedono quindi vicendevolmente il passo nell’evocare parte di quel mondo emozionale che non muove più il sole e le altre stelle, ma che ancora mangia il tempo e i giorni e li carica di senso.
martedì 8 febbraio 2022
Sonetto sul curling
La vita è imprevedibile.
mercoledì 2 febbraio 2022
Doppio sonetto sulla dimostrazione di Euclide dell’infinità dei numeri primi
Doppio sonetto sulla dimostrazione di Euclide dell’infinità dei numeri primi
1.
Se i primi, sai, non fossero finiti,
potremmo allora prender tra di loro
quello maggiore. Si faccia tesoro
poi del prodotto dei primi riuniti
sotto di quello, per bene censiti;
e poi s’aggiunga uno, e gran lavoro
di divisione si conti tra il coro
di quei fattori già lì definiti.
Dei primi usati, nessuno divide
quel numero: c’è sempre un di resto.
È primo questo numero? Domande!
Che sia o che non sia, il tutto stride
col fatto d’aver preso, per pretesto,
uno che fosse dei primi più grande.
2.
Giacché se non è primo, si dimostra
che tra i fattori dovrà pur contare
un primo che tra gli altri non compare,
e ch’è più grande di quell’altra chiostra
di primi che avevamo in mano nostra.
Se poi risulta primo, bell’affare!
È lui il più grande! Ci tocca obiettare
che quello esibito in bella mostra
tra i primi che avevamo ben contati
non è il maggiore dei numeri primi.
E quindi infine ci siamo capiti,
e questi sono stati i risultati:
non c’è ragione umana che già stimi
che i primi siano meno che infiniti.
martedì 1 febbraio 2022
Lamento amoroso del fermione
Sonetto scritto per biasimare la dozzinale intemperanza di associare l'equazione di Dirac all'entanglement e, di qui, agli amori lontani e perenni.
Lamento amoroso del fermione
Andavo col mio solito spinore
un giorno dentro il corso di un agone
quantistico, facendo professione
di fisica soltanto, e con fervore.
Ecco, mi coglie un ossuto dolore.
M’han detto nuovamente: l’equazione
che ti descrive, solingo fermione,
è fatta per i crismi dell’amore.
Ma quale amore! Che qui, pari a me
in questo stato quantico, nessuno
può stare mai, per cogenza di legge!
E solo me ne resto, senza che
d’amore venga un alito opportuno,
sopra di cui altra vita si regge.