Il canto
“È scuro e c’è la polvere piccina
che piaga insieme la roccia e la voce,
il canto mio che rimbalza precoce
in mezzo a questa testa e s’avvicina
ad un’ignota e ristretta mattina
che splende fuori, credo, e va veloce
nel giorno. Buio dentro, caldo atroce,
io canto una parola truffaldina,
che per un poco mi assolve e rinfresca.
Canto solenne di un sogno felice
d'un altro, che la vita non è più
che un’impietosa voglia che mi adesca
e cova il mio futuro e me lo dice”
cantava il canarino nel grisù.
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