L'altro giorno Alain Elkann si è molto lamentato della compagnia su un treno ad Alta Velocità diretto a Foggia, e ha ritenuto di farcelo sapere a mezzo stampa sul quotidiano posseduto da parte della prole.
Io non ho parenti che posseggano quotidiani quindi devo dire la mia in altra sede.
Sonetto su un treno per Foggia
Alla ricerca del tempo perduto
mi trovo, su di un treno verso Foggia,
la penna che pur rapida s'appoggia
al foglio, su un percorso sconosciuto.
Ma quel vagone caro non è muto:
accanto a me già vilissimo alloggia
un crocchio pubescente. E come sfoggia
un gergo tracotante e dissoluto!
Parla di donne e di notti, e di calcio,
funesta con continui battibecchi
il mondo mio, di lino e stazzonato!
Deh! Scendo, ritenendomi d'intralcio
a quei sodali, ahimè lanzichenecchi.
E poi non m'han nemmeno salutato.
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