Una canzone nel vuoto
(sonetto sanremese 2021)
Un suono, da se stesso in sé sospinto,
incoccia, dritte e storte, le sue note
e vola poi tra le bocche: devote
al tempo mai cambiato e sempre estinto,
in questo immarcescibile recinto
delle parole vicine e remote,
e delle orecchie e delle sedie vuote,
e sembra vero ancora, e quindi finto.
E canta già dal buco del proscenio,
e prende il vuoto e tutto lo perfora,
s’infiora, danza, poi sveste la quiete,
e canta: come l’urlo senza genio,
come la nenia che vive e rincuora,
come il racconto che dice e ripete.
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