La forma
Permane un’inquietudine sfalsata,
la sovrapposizione malaccorta
di tante fasi di me; la più corta
che copre a stento quella più allungata,
quella presente su quella passata,
una futura che sembra già morta,
un’altra viva che invece s’è sporta
avanti però tutta impreparata.
Così vien via la voglia inopportuna
d’aver pensieri nuovi e poco scaltri;
la testa s’abbandona e si risciacqua.
“La forma mia non mi dà pena alcuna:
si è soli unicamente in mezzo agli altri”
dice la goccia d’olio immersa in acqua.
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